21:17 Schneizel [Cunicolo Nord] Sono lenti i passi del giovane che si lascia alle spalle la grata, diretto all’Antro. Indossa la Brunita, al collo il medaglione pentacolare si agita ora a destra ora a sinistra, assecondando le sue movenze. Tra i due spallacci, perfettamente simmetrici tra loro, ricade il mantello sulla schiena, che si solleva appena ad ogni suo passo. In testa a celare totalmente il capo è ben calcato l’elmo, caratterizzato da due lunghe corna e da diverse feritoie verticali all’altezza degli occhi. Alla vita un gonnellino bellico, formato da piastre sovrapposte su una base solida che giungono a sfiorare le caviglie ed una cinta d’arme, alla cui sinistra pende il fodero di una spada lunga mentre alla destra è allacciata una mazza chiodata dalla testa a teschio, che cozza ritmicamente sul metallo. Resta silente il Carnefice, fino a macinare l’ultimo tratto che lo separa dallo sbocco. Si ferma tra il braciere ed i troni, soffermandosi sul palo delle torture.
21:19 Lunera [Cunicolo Nord] oltrepassa in questo esatto momento la porta dell'Armeria che si trova alla sua sinistra mentre procede verso l'Antro. E' accompagnata dal tintinnio metallico dell'armatura completa scossa ad ogni passo e che veste quel corpo del tutto umano, centosettantacinque cannelle di donna dai tratti aggraziati ma affilati dai molteplici moniti del passato. Anche l'elmo draconico è indossato e alla cintura d'arme è agganciato il fodero che protegge la spada a destra e il mazzapicchio assicurato invece a sinistra. Dietro il collo gira la catenina che sorregge il medaglione pentacolare che troneggia arrogante e vistoso sulla corazza di metallo, oscillando ad ogni passo. Avanza senza sosta alcuna, avvicinandosi alla soglia che da in Antro, in compagnia di Schneizel, incombendo alle sue spalle e coronando quel frastuono metallico che echeggia nel cunicolo nord. Il clangore dell'acciaio che priva entrambi del dialogo.
21:21 stregahydra [armeria] poggiata ad uno dei tavoli con l'attaccatura della coda, permane la diavola con coda osserva il suo lavoro certosino a lucidare l'elmo gemmato.Alla sua destra la spada d'ordinanza, e la spada d'allenamento. La treccia di capelli rossi è raccolta con all'interno un dardo, dalle piumaggio corvino e con un cencio rosso cupo quasi nero che sbuca a metà treccia.Passa lo straccio più e più volte sull'elmo e la sua attenzione è tutta rivolta li.
21:21 Orcus [C.Spettri] emerge dalle ombre che ingombrano quel luogo con passo lungo e pesante, ogni falcata termina in un tonfo sordo e inizia in un clangore metallico che pare tuttavia innaturalmente attutito e trasformato in una nenia mortifera. Alto, robusto, massiccio e innaturalmente muscoloso Morte indossa la corazza completa di piastre metalliche brunite su cui, assieme al medaglione pentacolare campeggia il grado ovvero un teschio completamente nero. Un lungo mantello viola scende dagli spallacci mentre ai fianchi pendono la spada bastarda dalla lama brunita, Thanatos, ed una mazza ferrata al lato opposto alla spada stessa. Dietro la schiena è, agganciato alle spalle, uno scudo rotondo coperto dal manto stesso. Le braccia ondeggiano rigidamente lungo i fianchi scandendone. Il volto è un teschio orribile e scarnificato coperto da un velo sottile di pelle viola e da lunghi tentacoli che scendono sfiorando le spalle. Il volto, di per se mostruoso ed alieno, ha un'espressione severa ed arcigna con occhi neri screziati da continui lampi viola.
21:22 Dumah [Ventre di Vipera] è lì che sta marciando, dopo essersi lasciata alle spalle la pioggia e il piazzale si è inoltrata nel cunicolo e avanza a passo svelto e leggero. La giovane donna ha addosso un paio di calzoni neri e una casacca color della terra, e sopra questi un mantellaccio del colore dei calzoni, appesantito dalla pioggia che lascia una scia dietro di lei, a terra. Punta dritta l'antro, decisa.
21:24 Schneizel [Antro] «Muove i suoi passi ancora, CERCANDO un paio di braccia proprio dal traliccio in legno al centro del luogo. Solo allora si ferma, portando la mancina a serrarsi sul pomo della spada che porta al fianco, per poi muovere un rispettoso cenno dl capo verso Lunera, appena dietro di lui.» Siano le Tenebre e la Carestia Supremo. «Ossequioso nel tono, non osando incrociare lo sguardo con quello della pari razza.» Sono a vostra disposizione per qualsiasi ordine abbiate. Se ritenete opportuno, aprirei il portone di accesso. Questa notte dovrebbero venire sotto il Suo occhio i due Seguaci Dumah e Ocelon, un'ulteriore dimostrazione della loro costanza... al momento. «Non muta il suo dire. Non aggiunge altro, l'attenzione permane sull'Alto Graduato.»
21:26 Meretseger [cunicolo NORD] chiude dietro di se la grata del cunicolo militare e seguendo la scia ematica di SCHNEIZEL e LUNERA muove passi pesanti e cadenzati dentro il cunicolo nord. La femmina indossa un'armatura brunita, un elmo cornuto cinge il suo capo lasciando sfuggire qualche ciocca dei suoi lunghi capelli castano ramati. Il volto pallido che appare parzialmente da sotto l'elmo e così le sue carni di un pallore di morte s'illuminano di una connotazione spettrale alla luce delle torce assicurate alle pareti umide di quel budello. Gli occhi verdi , dallo sguardo gelido, punta contro le spalle dei due umani che muovono dinnanzi a lei i loro passi mentre la carcassa rinsecchita sussulta dentro quel sarcofago ferroso che la contiene. Rallenta all'altezza dell'armeria ove STREGAHYDRA ed alza il sopracciglio sinistro allungando lo sguardo verso di lei ma nulla profera all'indirizzo della DEMONIA.
21:29 Kandares [sentiero dai monti] incede con passo lento e sconnesso lungo il sentiero che dai Monti conduce alle Caverne. La pioggia gli tamburella su una veste cenciosa, consumata dall'avarizia del tempo, ingrigita, che gli copre gran parte del corpo. Un cappuccio calato sul capo lo rende un'ombra tra le ombre. Non sembra produrre suono durante l'avanzata; sussurri incomprensibili provengono dalla macchia scura creata dal cappuccio, che mi confondono con il fruscio della pioggia e del vento.
21:29 stregahydra [armeria] mh troppa ferraglia.«brontola mentre l'eco delle parole di schneizel giungono fino a lei» ecco coda, ci siamo.«quindi si alza mettendo via il suo straccetto si alza in eretta postura.Avanza verso la porta dell'armeria, e mentre le mani accompagnano l'elmo sul cranio, stando ben attenta alle sue cornine.»Tenebre e Algeroth« solo ora vedendo Meretsenger» Carnefice. Ho bagnato l'armatura questo pomeriggio. «spiega mentre avanza verso il cunicolo Nord.Coda serpeggia dietro di lei mentre le ali si sistemano meglio»sono ancora umidicce «brontola»
21:31 Orcus [C.Spettri] procede lungo il condotto raggiungendone ed oltrepassandone la metà mentre, in aumento, le luci ed i bagliori delle torce poste ad illuminarlo si riverberano sul pettorale brunito in un gioco di luci ed ombre che sembrano disegnare un susseguirsi di volti urlanti e piangenti. Il passo è lungo e pesante, deciso e metallico, una serie di tonfi che si susseguono ritmici scanditi dagli stivali sul suolo pietroso che si mischiano al tenue cigolio, simile ad una nenia, che quell'armatura emette mischiandosi al rintoccare sordo e cupo dei tacchi degli stivali da guerriero. Lampi viola si susseguono negli occhi completamenti neri mentre i tentacoli ondeggiano simili a serpenti che languiscono lentamente al sole ma che, inaspettatamente, scattano minacciosi: l'incarnazione vivente del Cavaliere della Morte, l'estrema arma e risorsa delle Tenebre.
21:32 Dumah [Ventre di Vipera] prosegue. Svoltato l'angolo passa oltre e allo sguardo, dopo poco, compare il portone ancora chiuso, portone che raggiunge di lì a breve e lì si ferma, prendendo un profondo respiro e soffermandosi a strizzare vagamente il mantello, liberandolo dall'acqua che ora sta formando una piccola pozza sotto i suoi piedi. Non parla ancora, più che altro prende tempo per darsi una controllata e guardare dietro di sé. La ragazza ha un viso dalla pelle ambrata, non bellissimo, ed un corpo che appare allenato e agile, sebbene gli abiti piuttosto larghi ne nascondano in parte le fattezze. Si schiarisce la voce.
21:32 Lunera [Antro] «supera così la soglia che da in Antro inoltrandosi verso il cuore dello stesso, prendendosi tutto il tempo per omaggiare i Troni e l'Altare mentre ascolta le parole del Carnefice. Solleva entrambe le mani avvolte nei guanti d'arme e sfila l'elmo perfettamente incastrato sul volto, rivelando una volta chioma di nerissimi capelli che scivolano sulle piastre metalliche, guance leggermente arrossate e uno sguardo di vetro, gelido nelle tonalità, che ora si sposta verso la palizzata che cela il portone. Svetta il mento in quella direzione, parlando al Carnefice» Andate Schneizel, Carnefice. Aprite e vediamo se questi Seguaci sono così intraprendenti: baderete voi a loro, salvo nuovo ordine. «dispone e spinge il mento e lo sguardo nuovamente verso la soglia del Cunicolo Nord percependo il vociare prodotto da STREGAHYDRA e Meretseger. Rantola ira e dannazione, ribollendo nelle viscere come uno stato febbricitante, sfogando l'impeto nelle parole rivolte ancora a Schneizel» Voi che spesso calcate le terre Mottiane, cosa sapete dirmi delle ultime vicende? So che l'Empia voce è ancora al Nosocomio.
21:34 Meretseger [Antro] siano Tenebre «risponde a STREGAHYDRA annuendo con il capo cinto dall'elmo» è buona cosa mantenere sempre efficienti le dotazioni e non essere trascurati riguardo l'armatura « conviene alle parole della femmina. Lasciando che essa la segua allunga il suo incedere tornando con lo sguardo dritto dinnanzi a lei. I suoi passi risuonano nel cunicolo Nord per poi scivolare fuori da esso quando la femmina, lasciando il braciere sacro alla sua sinistra, punta verso l'altare ed i troni sbucando in Antro» Siano Tenebre «saluta Lunera, Scheizel seppur si ferma il suo passo dinnanzi ai Troni ed all'Altare e piegando il capo li omaggia rispettosamente »
21:36 Kandares [piazzale] avanza, un passo dopo l'altro; i vecchi stivali affondano nel terreno inumidito dalla pioggia incessante. «Tenebre ci chiamano. Noi rispondiamo. Non è vero? Oh sì. Le Fiamme Nere ci saranno? Bruceranno. Ci scotteremo?» Farfuglia, rivolto a nessuno in particolare, a se stesso. Raggiunge il piazzale, camminando sinuosamente intorno ai bracieri di Morena Cortez.
21:37 Ocelon [Ventre di Vipera] si fa strada attraverso i confini dell’inferno demolendo ogni cosa nell’aberrazione di una vita malsana ove nessuno e nulla può fermarlo: il male, la lucida Falce è la ragione primordiale per cui l’empio combatte e vive respirando a stento. Sopravvissuto alla sua stessa vita terrena è ritornato dai morti della Mietitrice manifestando lo stato di profonda prostrazione a cui, ormai, soggiace: gl’occhi azzurrastri iniettati di sangue rappreso sono infossati nelle orbite ove lumeggiano profonde occhiaie violacee!! Il male ormai ha preso l’anima dell’umanoide e la Nera Signora lo conduce, inevitabilmente, in una confusione malevola: la conquista di nuove anime è l’obiettivo dell’Agonia che, lentamente, s’incunea nel baratro lasciandosi alle spalle la pioggia battente che ha intriso il logoro mantellaccio che “adorna” lo spettro.
21:38 Schneizel [Antro] «Un cenno di assenso alle parole di Lunera.» Come ordinate dunque Supremo. «Ancora colmo di rispetto nel tono, per poi proseguire.» Ebbene, ho appreso della morte del Gravio, sebbene le circostanze siano ancora misteriose, che io sappia. A quanto pare la dinamica non è stata affatto chiara, gli Inquisitori di Mot stanno indagando in modo approfondito sulla vicenda. Di sicuro posso dirvi che il neo Vessillo di Simeht, Hyrmis, non fa più parte della Corte in seguito a questi accadimenti. «Spiega ancora, per poi andare su Meretseger.» Siano le Tenebre e la Carestia Carnefice. «Non muta l'intonazione della sua voce, per poi muovere i suoi passi, accompagnato dallo sferragliare della Brunita, verso il portone, aggirando la palizzata. Afferra con la destra il medaglione pentacolare, per poi chinarsi appena ed inserirlo nella scanalatura rocciosa, innescando così il meccanismo di APERTURA dell'uscio. L'elmo cornuto si porta verso il Ventre di Vipera, non aggiunge altro al suo dire.»
21:43 stregahydra [antro] «poco dopo dietro a Meretsenger arriva lei con il suo passo lento ma dalle lunghe falcate.»Tenebre e Algeroth. Supremo, Carnefice.«chinando leggermente il capo a loro»Sono a disposizione. « fermandosi, mentre la coda si smuove dietro ella.Le ali vibrano e si son ormai sistemate alla schiena.»
21:43 Orcus [Antro] fa qualche ultimo passo per poi emergere nell'Antro vero e proprio e qui fermarsi. Accenna a scartare la palizzata passandole a sinistra e lasciandola dietro le spalle mentre lo sguardo esplora l'Antro. Il teschio ruota sul collo taurino mentre l'attenzione balza da un punto all'altro. Un borbottio roco, basso come un sussurro eppure corposo come un urlo, lieve come il vento ma venefico come un esalzione acida osserva inarcando il sopraciglio in un borbottio incomprensibile. Si ferma quindi qualche passo oltre la palizzata limitandosi, in silenzio,ad osservare.
21:43 Dumah [Ingresso Antro] Uoh «bisbiglia quando vede il portone che inizia ad aprirsi, e seguendone l'apertura spinge lo sguardo oltre a questo cercando chi c'è dall'altra parte. Rimane ferma, dritta come un fuso, le mani lungo i fianchi e l'espressione costruita su una serietà che a tratti viene spezzata da barlumi di eccitazione, un'eccitazione che si legge nella luce che illumina quegli occhi dalle pagliuzze dorate» Salve «il saluto più basico che conosce è quello che porge a chiunque comparirà dall'altra parte, e che la vedrà a sua volta»
21:47 Lunera [Antro] «ascolta Schneizel seppur lo sguardo permanga in direzione Cunicolo Nord osservando l'ingresso di Meretseger, seppur replichi al pari» Per Inquisitori intendete quelli della Corte, oppure quella corporazione nascente che -correggetemi se sbaglio- si affida molto a Consacrati e Clero Mottiano, Monaci? «svetta il mento verso lo spallaccio sinistro, prendendo a camminare verso il cuore dell'Antro» Voi non dovete schierarvi in questa faccenda, per nessun motivo. La vostra posizione potrebbe essere dannosa per l'Armata, Carnefice? «domanda con una effimera quiete, voltandosi poi a replicare a STREGAHYDRA e Meretseger» Siano le Tenebre, la GUERRA! Mettetevi a disposizione di Morte, suo è il presidio. «e proprio su Orcus volge le attenzioni, ponendosi frontalmente rispetto al Generale» Siano le Tenebre, la GUERRA! Tutta la Nera Armata che vedete qui presente è appena giunta, il Carnefice Schneizel sta aprendo il portone perchè pare che debbano arrivare dei Seguaci. Il presidio è al momento tranquillo, nulla da segnalare: ordinate, sarà fatto.
21:53 Meretseger [Antro] «una volta omaggiati i troni inizia a muovere verso il centro dell'Antro laddove si trova Lunera» Supremo, come comandate « risponde a lei con un tono della voce è serio e rispettoso , lo sguardo dei suoi occhi verdi invece si discosta dalla figura della femmina e segue la sparizione di SCHNEIZEL dietro la palizzata che occulta l'Antro a chi proviene dal ventre di vipera per poi scandagliare la zona circostante ma non soffermarsi sul volto di ORCUS bensi sul suo pettorale» Siano Tenebre Morte, «saluta quindi il DEMONIO per poi aggiungere al suo indirizzo» sono a vostra disposizione ed attendo ordini da voi «drizza le schiena e divarica leggermente le gambe portando le braccia dietro di essa e le mani che si cercano stringendosi fra loro»
21:53 Kandares [ventre di vipera] oltrepassa i bracieri, dopo averne dolcemente accarezzato uno con la mano destra. Si ferma, alzando lievemente lo sguardo in modo che gli acuminati aghi d'acqua gli pungano la faccia ancora in ombra. «Maledetta luna piena. Con la tua falsa luce, illumini il mondo di false speranze. Ma non durerà a lungo.» Le parole gli fuoriescono come un soffio dalle labbra celate dal cappuccio. Compie qualche altro passo in avanti, attraversando la soglia del ventre di vipera. Il profumo del sangue di Ocelon gli punzecchia l'olfatto, provocandogli un flebile scintillio negli occhi.
21:53 Ocelon [Ventre di Vipera] un pastrano nerastro avviluppa l’essenza del dannato il cui volto permane oscurato dalle ampie falde del cappuccio che, di fatto, privano di luce il viso esangue; un essere ricurvo, apparentemente orripilante si manifesta in quel cunicolo ove la bieca luce danzante delle fiaccole illuminano artificialmente l’empio. Nella mente malsana dell’Agonia riecheggiano le urla e gli incubi di una vita maledetta ove l’umanoide ha perso il controllo del cuore e della sua stessa anima: rallenta il passo portando la mano destra a cercare, invano, il campanellino che una volta insisteva nel tascone del mantello e, subito dopo, svolta quell’angolo retto intravedendo, in lontananza, sagome indefinite. Silenzio, il consueto silenzio inquietante che lo contraddistingue mentre dalla cappa discende copiosa l'acqua piovana intrisa in quel tessuto madido di polvere.
21:55 Schneizel [Antro] «Sfila il medaglione pentacolare, lasciando che ricada al centro della Brunita con un rumore metallico, quando urta il pettorale dell'Armatura. Osserva per lunghi istanti Dumah, prima di replicare nuovamente.» Siano le Tenebre e la Carestia Seguace. E' da molto che non vi vedo. Voglio sperare bene che in questo periodo abbiate calcato questo suolo, anche se non ci siamo più incrociati. «Afferma in tono pacato, dando adesso la schiena alla roccia, senza impedire l'accesso in alcun modo. Quindi verso Lunera.» Intendo quelli della Corte Supremo, gli altri a cui fate riferimento non li vedo da tempo immemore. «Una pausa, per poi proseguire.» Certamente, data la mia posizione non ho intenzione di creare alcun incidente diplomatico. E per fortuna, proprio in virtù del mio ruolo, vi assicuro che non c'è pericolo di danni alle Nere Schiere. «Spiega più rispettoso, per poi proferire.» Siano le Tenebre e la Carestia, Scelto. «Verso STREGAHYDRA. Quindi verso Orcus, rivolgendogli un rispettoso cenno del capo.» Tenebre e Carestia Generale. Sono a vostra disposizione. «Ossequioso verso il demone, non osando incrociare lo sguardo con quello dell'Apocalisse.»
21:57 stregahydra [antro] Tenebre a Algeroth Morte,«solo ora, dopo il dire di Lunera muove cranio verso Orcus»Sono a disposizione.«Muovendosi ora con passo lento ma dalle lunghe falcate verso di lui.L'armatura crea qualche rumore metallico coda si smuove serpeggiando dietro ella.Cornini, uncini delle ali e pungiglione oggi sono decisamente più bianchi del solito.Dalla treccia sbuca la piuma nera dello stesso quadrello che è inglobato nella treccia e lo straccetto rosso scuro quasi nero»
21:58 Orcus [Antro] «se ne sta li, fermo, immobile limitandosi a torcere il capo su chi, di volta in volta, gli parla senza dire nulla, per il momento ma limitandosi a mugugnare qualcosa di incomrensibile. La prima a cui da una replica concreta è proprio Lunera»..bene vediamo di rendere questa serata produttiva..«pausa, lo sguardo si ferma su Dumah poi torna sui presenti»..stavamo pensando che forse, visto la manovalanza presente, si potrebbero fare delle manutenizioni e tirare a lusto l'Antro..«pausa mentre i tentacoli ondeggiano sulla schiena»..però poi ci siamo ricordati che siamo combattenti e non carpentieri, giusto no? Siamo combattenti no? Spero che su questo ssi concordi tutti perchè in caso contrario si avrebbe un bel problema e a noi i problemi non piacciono..«accenna quindi qualche passo senza però realmente muoversi»..per cui abbiamo pensato che forse si potrebbe impiegare il tempo in attività più..come dire..utili? «quindi dopo un attimo»..ecco il primo ordine della serata: vogliamo che vi disponiate tutti in silenzio, uno a fianco dell'altro ad una distanza di un braccio in ordine gerarchico e in caso di pari grado in ordine alfabetico..«si ferma un attimo»..dal Supremo al Seguace..«pausa mentre continua a girellare senza meta»..vediamo un po chi sbaglia questo ordine semplice semplice..
22:01 Dumah [Antro] Carnefice, i miei omaggi «china il capo rispettosamente, riprendendo a parlare subito dopo, quieta, placida» Ho avuto modo di tornare qui, non ho avuto modo di incontrarVi però, questo è vero «si muove di nuovo, avanzando di qualche passo per varcare infine la soglia ed entrare nell'antro, liberando l'ingresso e proseguendo di alcuni passi. Quando lo sguardo incontra Orcus, deglutisce a vuoto e sentendone le parole si blocca» Cavaliere di Morte. Cavalieri tutti «insomma, saluta in modo molto più generico e si prepara, attendendo di potersi posizionare»
22:06 Lunera [Antro] Bene Carnefice, è la risposta che volevo sentire. «conferma verso Schneizel donando un cenno di saluto a Dumah» Tenebre e Guerra, Seguace... a quanto pare, Seguace, anche se non scorgo la spilla. «passa in rassegna da capo a piedi la pari, venendo presto rapita nelle attenzioni dalle parole di Orcus» Assolutamente, Morte. «ed è così la prima a prendere posizione nel cuore dell'Antro, immobile sotto l'occhio di Tenebra, a circa CINQUE PASSI dal palo delle torture trattenendo l'elmo tra le dita della mano destra avvolte nel metallo e cuoio del guanto d'arme.»
22:07 Meretseger [Antro] è un timore reverenziale quello che scuote la femmina alla vicinanza di Orcus, il mento rimane leggermente piegato verso il basso e così lo sguardo degli occhi verdi di lei. Le labbra sottili e violacee sono serrate fortemente fra loro esangui e le braccia ancora dietro la sua schiena. Quando è il DEMONIO a parlare le braccia sciolgono il loro intreccio e lei annuisce con il capo senza emettere suono alcuno. Cerca con lo sguardo la posizione di LUNERA e SCHNEIZEL CERCANDO poi di posizionarsi al fianco del maschio opposto a quello dove c'è Lunera. Il suo passo è deciso e pesante quando CERCA di posizionarsi ad un braccio da SCHNEIZEL ma le labbra rimangono serrare fra loro e le braccia scese lungo i suoi fianchi.
22:12 Kandares [ingresso antro] «Lì dove il ventre di vipera, oscuro budello, va a restringersi, ecco che si ritrova al portone, aperto per l'occorrenza. Il vampiro si trova alle spalle di Ocelon, inebriato della sua scia di sangue pulsante. L'unico rumore che produce, all'interno del budello, è il gocciolare dei suoi vestiti pregni d'acqua piovana; dopodiché, un sussurro» Il portone è aperto per noi. Tenebra ha posto il suo sguardo su di noi, in questa notte dannata. «poi alza leggermente la voce, diventando, in questo momento, udibile» Affrettatevi, mortale. Tenebre attendono. «dice ad Ocelon, con tono freddo. Poco più avanti, gli occhi del dannato si posano sui componenti della nera armata, intenti a posizionarsi in fila. Spicca la figura di Orcus, dopodiché passa sott'occhio Lunera, Meretsenger, Schneizel, STREGAHYDRA e Dumah» Aluka.
22:14 Ocelon [Ingresso Antro] «non si avvede di Kandares, non avverte la sua presena. La Mietitrice è seduta proprio sopra l’anima dell’Agonia osservando, inorridita, la sagoma dell’empio che avanza percorrendo l’immaginaria linea che lo separa dalla meta prefissata. Una pozza di sangue rancido il cui lascito, in quelle terre, è rappresentato dalle vittime dimenticate: bambini uccisi invano violentando l’amore delle madri terrorizzate dalla ferocia dell’empio. Sorride la bestia volgendo la testa verso la volta del cunicolo spostando infine il suo interesse sulla porta dell’Antro ormai spalancata: fiori appassiscono su di una vita criptica che ormai è morta mentre lo sguardo malevolo s’abbatte su i numerosi Cavalieri Neri che donano “luce” all’Antro. Piccoli sorsi di “vita” sono il suo unico nutrimento ed infine, quasi a ricercare la loro attenzione, saluta» Sempiterna Gloria all’Oscurità «una voce greve suona sinistra accogliendo I movimenti della Nera Armata socchiudendo appena le palpebre nerastre. Si limita ad inquadrare per un istante la sagoma del figlio di Simeht muovendo passo in direzione di Dumah avendo compreso l'ordine di Orcus. Si volta, lentamente, in direzione di Kandares incurante di ciò che rappresenti per la Nera Armata: un cenno rispettoso con il capo, nulla piu'»
22:15 Schneizel [Antro] «Annuisce un paio di volte al dire di Dumah, proferendo in tono più basso.» Molto bene Seguace. «Quindi in seguito alle parole di Orcus.» Come ordinate dunque Generale. «Colmo di rispetto il dire verso il demone, ancora una volta senza incrociarne lo sguardo. La mancina molla la presa dalla spada, andando lungo il fianco come la gemella. Inizia a muoversi nuovamente verso il centro dell'Antro, mentre le giunture della Brunita tornano a sferragliare. L'attenzione mentre compie quel gesto torna su Lunera, rivolgendole un muto cenno di assenso, piuttosto marziale. CERCA quindi di posizionarsi, senza proferire altre parole, ad un braccio dal Supremo ed uno da Meretseger, prendendo posto tra le due donne. Lo sguardo vaga per lunghi attimi tanto su Kandares quanto su Ocelon non appena fanno il loro ingresso nel luogo.»
22:16 stregahydra [antro] Mh.«Al dire di Orcus, punta lo sguardo ambrato con quelle pupille allungate, ferine ad osservar la posizione di lunera»Tenebre e Algeroth a chi giunge.«risponde a Dumah»Bene.«e si dirige veso la palizzata del portone, fermandosi poi ad un braccio da Schneizel, lontana da Meretsenger.Nel camminare le due spade , d'ordinanza e d'allenamento alla sua destra incoccano fra loro e l'armatura. Coda serpeggia dietro ella e come si posiziona china il capo verso Kanderes»
22:19 Dumah [Antro] E' qui «solleva la mano destra e con quella va a scostare il manto sul lato opposto, svelando la spilla ben fissata alla casacca». Chiedo venia, errore mio, avrei dovuto renderla visibile nell'immediato «risponde a Lunera, scattando una volta che gli altri han preso posto per raggiungere la sua posizione. Ocelon e Kandares li carezza appena con lo sguardo, ma al momento non dona loro parola. Va a posizionarsi accanto a STREGAHYDRA, a circa un passo di distanza, sbirciandola con curiosità. Una curiosità che scompare quando si sporge un poco in avanti per guardare la fila, aggrottando la fronte. Ma resta zitta, ancora»
22:23 Orcus [Antro] «osserva i vari posizionarsi ed, inevitabilmente la propria attenzione ricade su Kandares»..voi, coso, li..«indica il fianco di Ocelon»..un braccio di distanza in silenzio che siete appena arrivato ed avete già parlato troppo..«torna quindi ad osservare i vari presenti allineati»..come siete carini, tutti belli allineati come tanti soldatini..«pausa»..non vi sentite già più pronti alla guerra eh? «inizia quindi a camminare davanti alla fila, lentamente»..per chi non ci conoscesse noi siamo Morte, il vostro capo presidio per questa sera. Da questo momento potrete parlare solo quando vi sarà richiesto..«pausa mentre la voce sale di tono»..essere Neri significa essere delle armi, sarete dispensatori di Morte e pregherete per combattere ma fino a quel giorno molti di voi non saranno altro che uno sputo..«pausa»..dato che noi siamo Morte non ci aspettiamo di piacervi..ma più ci odierete più imparerete ed una cosa che imparerete subito è che noi siamo giusti e non facciamo distizioni razziali qui rispettiamo gentagli come umani, elfi, drow, vampiri a patto che siano forti e in gradi di mostrare il loro valore..«pausa»..qui NON vige l'uguaglianza: il forte domina il debole muore..«pausa»..è tutto chiaro Signori? «e qui si ferma davanti ad Ocelon»..come vi chiamate coso?
22:27 Lunera [Antro] «è immobile sotto l'occhio di Tenebra inciso sul soffitto dell'Antro, statua avvolta nel metallo che rivela la propria umanità soltanto quando la cassa toracica si solleva per il respiro facendo cigolare i rivetti che del metallo che la fascia completamente. Il volto è un tripudio di sfregi e cicatrici, deturpato dalla vita d'arme e dai moniti di lame, dilaniata nell'estetica altrimenti aggraziata di una donna di media età. Sposta il peso dalla gamba destra ad entrambe le gambe, salta sul terreno, accogliendo con uno sguardo vitreo e freddo come una notte d'inverno al Valico Ghiacciato l'ingresso di Ocelon prima e di Kanderas un attimo dopo, sollevando poi il mento alla ricerca della figura di Orcus che cammina davanti la fila, incollando lo sguardo sulla sua corazza metallica» Sì Morte, è tutto chiaro. «replica senza esitazione, nell'impeto dell'Est che le ribolle nelle viscere, tenendo a bada ogni impulso corretta dal rigore marziale del rispetto gerarchico, in un silenzio rigido»
22:30 Meretseger [Antro] le gambe leggermente divaricate all'ampiezza delle spalle, le braccia scese lungo i fianchi, il mento, mentre ORCUS parla, porta parallelo al terreno ma lo sguardo di lei non cerca quello del DEMONIO da sotto l'elmo cornuto che le cinge il capo. Sussulta alle parole di lui e quindi annuisce gelida in risposta al suo dire ma nulla sfugge dalle labbra sottili e nessun muscolo di leisi muove rimante in una perenne stasi di MORTE.
22:35 Kandares [ingresso antro] «l'ingresso nell'antro rinnova la sua percezione olfattiva di nuovi odori. Il sangue di Lunera e la vicinanza di Ocelon gli stuzzicano gli istinti da predatore primordiale, ma è il sangue di Meretseger che lo inebria più di tutti. L'essenza potente della vampira antica è un richiamo infallibile, e gli occhi s'accendono d'una luce violacea. Ma è Orcus a cui va a prestare la sua attenzione» Siete proprio voi, Morte? E io chi sarei? «sussurra, volgendo infine lo sguardo su Ocelon, in modo da porsi alla giusta distanza da esso. Postura leggermente ricurva, tesa; le mani vanno a calare il cappuccio dal volto, rivelando un viso liscio, giovane, candido; occhi verdi, spenti, labbra sottili e livide, che si schiudono in un sussurro appena udibile» Shhh... Morte ha parlato. E noi obbediamo. Silenzio. Aspetta.
22:35 Ocelon [Antro] «prova a fuggire dalle ombre accecato dalla paura della Morte e dall’orrore della notte che cala eternamente nella mente malsana dell’empio; quel fetore nauseante non è mai stato così vicino circondando, lentamente, il dannato mentre il terrore si attiva spontaneamente! Il buio della notte blocca la carne e le ossa nella speranza di un attimo di sollievo dalla paura che avverte dentro perdendo tutte le prospettive della realtà nella notte: nella solitudine rimane racchiuso nella morsa glaciale del freddo attendendo la *fine ultima* ed è proprio in quell’istante che lo sguardo morente si ravviva osservando Orcus mentre, con la visione periferica passa, in rassegna I presenti ponendosi cosi in posizione ultima rispetto allo schieramento. Emula un respiro profondo quando il figlio di Simeht gli si pone dinanzi e, senza mai ricercare il suo sguardo, replica percependone la sua essenza che scuote l’animo dell’empio» Ocelon Am Samiah, Seguace della Nera Armata «...» qui per servirVi «una voce greve, gorgogliante, Un ossimoro, una lucida pazzia che accosta la vita terrena alla Morte mentre la lucida Falce rappresentata dall'Apocalisse annichilisce l'Agonia prosciugando l'esistenza»
22:36 Schneizel [Antro] «L'attenzione torna inevitabilmente su Orcus, resta in perfetto silenzio mentre il demone parla. Lo segue con lo sguardo mentre si muove dinnanzi alla fila appena costituita, ma senza mai incrociarne lo sguardo. Infine alla sua domanda replica.» Tutto chiaro, Generale. «Estremamente rispettoso il suo tono. Non aggiunge altro al suo dire, restando fermo, in piedi con le gambe leggermente divaricate tra Lunera e Meretseger, decisamente marziale la sua posa. Le braccia permangono lungo i fianchi, con la Brunita che inevitabilmente cigola di quando in quando. L'attenzione si sposta sui vari presenti, ma non si sofferma su nessuno in particolare. Il respiro è piuttosto regolare, l'espressione del viso resta celata dietro l'elmo cornuto che indossa.»
22:36 stregahydra [antro] Annuisce con un cenno del capo e tace. Le mani si mettono dietro alla schiena, una nell'altra.Coda, fetente non sta ferma ma da sopra la testa della demone, con l'aculeo segue, impertinente il fare di Orcus.L'aura della demone, non riesce a trattenersi.Data la vicinanza con il demone portante Morte, ecco che gli occhi diventano completamente Neri, e il richiamo dell'abisso fa si che l'aura si manifesti in piccole fiamme nere, che danzano libere sulla sua armatura, e su tutta la demone.
22:37 Dumah [Antro] si tappa la bocca e annuisce. Crolla in un silenzio spezzato solo dal respiro un poco più veloce del normale, e si rimette dritta, tenendo lo sguardo in direzione di Orcus, ma senza più sporgersi. Le braccia scivolano dietro la schiena, le mani vanno ad unirsi e il dorso della destra si poggia appena sopra le natiche. Lì attende.
22:41 Orcus [Antro] «sta davanti ad Ocelon»..il vostro nome è troppo lungo: da oggi voi sarete Coso..«pausa»..un Nero ha solo tre cose a cui tiene: Tenebra, i propri compagni e la propria spada«continua a passeggiare davanti ai presenti in fila»..ci sono tante spade Signori ma la propria spada è unica, la vostra spada è la la votra unica amica ed è la vostra vita. Dovrete dominare la vostra spada come dominerete la vostra vita perchè senza la vostra spada voi non siete niente e senza di voi la vostra spada non è niente..«pausa»..dovrete colpire uccidere il vostro avversario prima che lui uccida voi, combattere meglio del vostro avversarrio prima che lui ammazzi voi e lo farete dovessimo andare al bosco dei lupi ed evirare tutti i mannari del Ducato a mani nude..«pausa qui si ferma davanti a Kandares»..un tempo conoscemmo un tizio, un certo Gionvein, il quale diceva sempre che una giornata senza sangue è come una giornata senza sole e a noi piace molto il sole per cui oggi verseremo un po di sangue..«pausa»..tutto chiaro Signori? «lo sguaardo sosta su Kandares»..siete proprio simpatico sapete? «non dice altro ma, improvvisamente le spalle si proiettano in avanti e con il proprio CAPO cerca il volto del Vampiro»..si si voi ci piacete proprio..
22:46 Lunera [Antro] «non si muove dalla posizione acquisita se non per spostare il peso del proprio corpo sulla gamba destra, così come l'elmo incastrato tra il medesimo braccio e il corrispettivo fianco. Lo sguardo chiaro scorre sulle piastre metalliche che rivestono Orcus, non calando mai nelle attenzioni che dona alle sue parole, richiamando la mano sinistra sull'elsa della spada» Sì Morte, chiaro! «replica e assiste con un accenno di sorriso, tagliente come una lama di rasoio, alle attenzioni che lui dedica all'Eterno. Il mento sfiora lo spallaccio sinistro e di conseguenza è rivolto a Schneizel sul quale ora posa lo sguardo disegnando il profilo del suo volto avvolto nell'elmo, ad un passo di distanza»
22:46 Meretseger [Antro] l'odore dolciastro di vitae di Lunera e Schneizel che si sposa con quello nobile di Kandares stuzzicano la bestia che alberga dentro di lei che spinge per uscire ma l'Antica serra nervosamente le fauci ed un rauco suono smorzato viene abortito da lei. Il volto prima contratto in una smorfia orrenda ora torna disteso illuminato da quel pallore di Morte che la contraddistingue solo il suo sguardo dei suoi occhi verdi si ravviva quando le parole di ORCUS risuonano in Antro e di nuovo annuisce con un secco piegamento del capo cinto dall'elmo mentre quei pochi fili dei suoi lunghi capelli sfuggiti da esso sugli spallacci e sul pettorale sembra esser serpi che strisciano sulla sua armatura.
22:51 Kandares [ingresso antro] «L'espressione del viso è distesa, le labbra impercettibilmente piegate in un sorriso bieco. Gli occhi spenti si posano su Orcus, sui suoi tentacoli, indugiandovi più del necessario. Quando il demonio gli si para davanti e gli rivolge parola, allarga di poco il sorriso» Oh, sì, il certo Gionvein ha ragione, sì. Anche se preferiamo i giorni senza sole, Morte, ma col sangue nondimeno. In questo mi distinguo dal vostro amico, messer Gionvein. «il tono del vampiro è freddo, atono. Sembra finita lì, ma il capo di Orcus impatta contro il volto del vampiro. L'impatto fa indietreggiare l'Eterno: un piccolo squarcio sul setto nasale provoca la fuoriuscita di sangue purpureo. Nessun dolore, nessun cambiamento nell'espressione dell'Eterno: nemmeno il sorriso viene smorzato» Ahh... Il dolce tocco di Morte. Freddo come sempre. Un ritorno alle origini. «commenta, puntando gli occhi sul petto di Orcus»
22:52 Ocelon [Antro] a stento viene mistificato lo spavento imperante negl’occhi dell’empio la cui mente malsana continua a ingannarlo illuminando una speranza che, invece, non esiste. La paura scorre attraverso la spina dorsale: è troppo tardi per nascondersi dall’ombra della lucida falce, è troppo tardi per salvare la vita dal gelo della Morte: sono ridondanti le urla di terrore che, implorando pietà nella loro ultima supplica, riecheggiano trasformando tutte le speranze di vita in sabbia macchiata da innumerevoli gocce di sangue. Sono visioni di tortura e di terrore quelle che segnano la vita terrena dell’Agonia che inspira l’odore malsano della Morte dinanzi a lui che, nella fattispecie, è ridondante in Orcus. Non alza lo sguardo vitreo, non ora, avvertedo quel senso opprimente della lucida Falce in procinto di Calare inesorabilmente sull’umanoide che non replica all’Apocalisse annuendo appena. Chiude le palpebre nerastre lasciando che gl’occhi azzurrastri celino l’orribile nefandezza che alberga nell’anima dell’empio.
22:52 Schneizel [Antro] «Ancora una volta riporta la sua attenzione sul demone, tacendo mentre egli prosegue col suo discorso. Muove l'elmo cornuto ora a destra, ora a sinistra, seguendo l'incedere dell'Apocalisse dinnanzi a loro. Riprende a parlare solo al quesito dell'altro.» Tutto chiaro, Generale. «Il tono permane ossequioso, estremamente rispettoso. Cala nuovamente nel silenzio, il capo si volge verso l'eterna prima e Lunera poi, ben attento a non incrociare gli occhi del Supremo così come prima non ha osato farlo con l'emanazione di Simeht. Resta immobile nella sua posa marziale, con gli arti fermi lungo i fianchi.»
22:53 stregahydra [antro] Tenta di nascondere un ghigno al fare di orcus, stringendo le labbra.Coda invece osserva e s'appoggia sulla spalla della diavola con la puntina verso la spalla destra.Scuote solo poi un attimo la testa, sempre tacendo, sempre con quell fiammelle nere visibili.Osserva sempre davanti a sè con quelle due pozze nere che ora sono i suoi occhi.
22:54 Orcus [Antro] «su Kandares»Parlate troppo, un altra parola e vi strappiamo la testa dal collo e no non lo diciamo tanto per dire ma letteralmente vi strapperemo la testa dal collo quindi silenzio..«si drizza con l'armatura che cigola per quel gesto improvviso quindi fa qualche passo»..è che diamine non vi abbiamo sentito..«pausa»..urlate come se le aveste davvero..«pausa quindi rivolgendosi, evidentemente a tutti»..TUTTO CHIARO SIGNORI?«e continua a passeggiare, lentamente, davanti alla fila di Neri ed aspiranti tali esplodendo in quell'urlo con una potenza inumana che rimbomba nell'Antro»
22:56 Dumah [Antro] «Segue con attenzione i movimenti di Orcus, per quanto riesce almeno a fare solo con lo sguardo, senza muovere il capo. Ha solo modo di sentirne le parole ad un certo punto, e poi rumori improvvisi, e poco più, Le parole di Kandares la portano a sollevare un sopracciglio, la curiosità si fa strada in lei e non è senza fatica che la ricaccia indietro, espirando lentamente mentre lo sguardo finisce con il puntarsi in avanti» CHIARO! «risponde di getto alla domanda dell'Apocalisse, sollevando di scatto il mento»
23:00 Lunera [Antro] «mantiene lo sguardo su Schneizel, osservando i suoi occhi che invece non cercano i propri, insistendo pesantemente in quella occhiata meticolosa che filtra tra le fessure dell'elmo, richiamata poi nelle attenzioni soltanto quando sente l'impeto di Orcus» TUTTO CHIARO GENERALE! «e sfoga come se non attendesse altro, colma ed irrequieta, gettando via dalle labbra sfregiate tutta l'aria che ha in corpo fino a svuotare i polmoni. Come se la foga divenisse violenza, pronta come se fosse su un campo di battaglia, tenuta solo dalle redini del controllo della rigidità marziale, ringhia cupa e bassa un rantolo che le gratta le pareti della gola, ferocemente» mggrh.. «inquieta, prende fiato e tace nuovamente»
23:02 Meretseger [Antro] «Divide la propria attenzione tra le parole di ORCUS e l'odore prepotente ed accattivante di vitae di Lunera, Schneizel e Kandares che con insistenza sollecita i sensi della figlia di Veddartha. Sfrontata, non docile, pregna di una lucidità avulsa e dal tremore della sue carni secche scosse dal Timore reverenziale per la vicinanza con l'Apocalisse e dall'effluvio di vitae che stuzzica i suoi sensi s'irrigidisce appena, mentre le pupille si dilatano in maniera inumana, oltre i limiti concessi dagli occhi mortali; ed il verde smeraldo degli occhi di lei viene divorato dal nero pece, rendendo lo sguardo della figlia della notte assolutamente abominevole è proprio ora che scossa dalla domanda del DEMONIO ella tuona» TUTTO CHIARO GENERALE!
23:05 Kandares [ingresso antro] china il capo, in accondiscendenza alle parole di Orcus. Guadagna quel poco terreno che aveva perso prima della testata, e lì rimane, immobile, in posa statica, lievemente ricurva. L'Antico non ha bisogno di concentrazione per far confluire, dall'interno della propria sacca del sangue, un po' di linfa vitale alla ferita al volto, grazie all'OSMOSI, per permettergli di rigenerarsi senza problemi. Gli occhi che si poseranno sul suo viso giovanile e diafano potranno notare il taglio che gradualmente scompare, lasciando il posto ad un'epidermide liscia, intatta, come se nulla fosse accaduto. Gli occhi propri socchiude appena, dopodiché segue i movimenti di Orcus senza nulla proferire; e senza che un mezzo sorriso scompaia dal suo volto imberbe.
23:05 Ocelon [Antro] «non esiste scelta tra vita e morte in quell’umanoide dal cui volto emaciato traspare, inevitabilmente, lo stato di profonda prostrazione a cui soggiace quella carne putrescente: sulla fronte e sui dorsi delle mani lumeggiano alcune macchie necrotiche ben in evidenza rispetto all’incarnato pallido dell’Agonia. Accoglie le parole di Orcus con un cenno del capo mentre la mano sinistra s’eleva per sottrarre il viso esangue dall’ombra del cappuccio ed infine» TUTTO CHIARO «avverte la pesantezza di quel proscenio in cui i teatranti si muovono lungo un percorso complesso: il bagliore della lucida falce è vivido. Inspira l’umanoide, respira l’ossigeno vitale per la mera esistenza terrena del dannato mentre le urla degli astanti riecheggiano nell’Antro scuotendo la sagoma spettrale del Seguace»
23:07 Schneizel [Antro] «Gli occhi del giovane restano abbassati dinnanzi a quelli di Lunera. Lo sguardo poco dopo si sposta, soffermandosi più a lungo sull'eterno appena colpito con una testata dal demone. Non dice nulla il Cavaliere, prima di riportare l'elmo cornuto proprio su di lui, senza tuttavia guardarlo direttamente negli occhi.» TUTTO CHIARO, GENERALE! «Ora l'intonazione della voce è decisamente più alta, sebbene permanga profondo rispetto nelle parole che rivolge all'Apocalisse. Ne segue ancora la camminata dinnanzi alla schiera disposta, senza però aggiungere altro. Resta silente, nella medesima posizione di prima, mentre le giunture della Brunita cigolano appena assecondandone inevitabilmente le movenze.»
23:07 Orcus [Antro] Bene..forse c'è ancora speranza..«pausa mentre ora si ferma davanti a Meretseger»..ora vi divideremo in coppie e faremo un bel giochino..«pausa»..a noi piacciono i giochini sopratutto quelli dove ci si fa male..«pausa»..Supremo e Carnefice Schneizel..li..«ed indica un punto distante circa quattro o cinque passi nei pressi del gongo»..Carnefice Xife e Scelto..li..«a loro indica un punto opposto al precedente ma sempre distante quattro o cinque passi»..Coso e Cosa..«torcendo il capo verso Dumah e Ocelon»..li..«ed indica un punto distante cinque passi dall'ingresso»..mentre voi, caro il nostro chiacchierone giocherete con noi..«lo sguardo si sposta su Kandares»..siete contento? «poi tornando a guardare i Neri»..SCATTARE! esplode nuovamente in quel urlo più simile ad un ruggito mentre i tentacoli ondeggiano sopra il manto viola»
23:09 stregahydra [antro] TUTTO CHIARO APOCALISSE.«risponde a gran voce, ora unendosi al coro degli altri. Osserva sempre davanti a sè.Coda permane ferma sempre sulla spalla destra, solo la puntina osserva attorno.L'aura è stabile ai minimo livello, in piccole fiamme nere danzanti sul suo corpo.Le ali che svettano oltre a lei vibrano»Agli ordini. « e si sposta nel punto indicato da Orcus,attendendo il carnefice.»
23:12 Lunera [Antro] Come ordinate Morte. «e vista la vicinanza con Schneizel solleva l'arto sinistro, aprendolo verso l'esterno e TENTANDO una poderosa pacca dietro la spalla destra del Carnefice, a mano aperta avvolta nel metallo del guanto d'arme, ruotando parzialmente con il busto prima in senso antiorario e poi orario per caricare e scaricare nell'atto» Andiamo! «incita e PROVA a spostarsi di qualche passo verso la direzione indicata da Orcus.»
23:12 Dumah [Antro] incassa la testa nelle spalle nel sentirsi chiamare in quel modo, ma nulla dice. Si limita ad annuire alle parole del demone e si muove prontamente, scivolando nella direzione indicata da lui sino a raggiungere il suo posto, dove torna a fermarsi. A circa cinque passi dall'ingresso, gli occhi dorati vanno a posarsi su Ocelon, che pare avere la sfortuna o fortuna di ritrovarsi davanti di nuovo. Inspira, espira e rialza capo e attenzione alla volta dell'Apocalisse. Lo guarda completamente concentrata su di lui, attendendo.
23:13 Meretseger [Antro] «quando ORCUS arriva al pari di lei la carcassa rinsecchita della sanguine sussulta dentro il sarcofago ferroso della sua armatura ma non perde connotazione marziale. Dritta è la schiena quando al comando del DEMONIO risponde sicura» Essia GEnerale «ed i suoi passi cadenzati muovono verso il posto indicato dal maschio mentre occhieggia STREGAHYDRA che al pari di lei muove nel suo stesso luogo, quindi CERCA di raggiungerlo mentre la mano destra, coperta dal guanto d'arme cerca l'elsa della spada bastarda dormiente nel fodero sul fianco omologo e le dita si stringono intorno ad essa per poi scivolare sicure verso il basso.»
23:15 Kandares [antro] «La ferita si è ormai rigenerata: il volto del vampiro è illibato come in precedenza. Gli occhi spenti vagano sui presenti e sulle coppie che l'Apocalisse va a formare. Lascia un'occhiata a Meretseger, un'ultimo assaggio del suo odore antico, prima di volgersi a Orcus» Voi ci concedete l'onore più grande, Morte. «un chinar del capo reverenziale, l'espressione beffarda sul volto con le labbra piegate in un sorrisetto che mostra gli incisivi; nell'inchinarsi, allarga anche di poco le braccia, dopodiché torna dritto, o quasi, osservando Orcus»
23:16 Orcus [Antro] «si ferma un attimo»..Supremo Lunera andate a vedere se in armeria c'è il necessario per eventuali medicazioni..«pausa»..Carnefice voi andrete invece a cercare qualcosa per giocare con il vampiro simpatico..«poi verso Meretseger e STREGAHYDRA»...voi vi pesterete con lo scopo di disarmarvi vince chi mantiene la propria arma e il Carnefice reggerà anche il presidio così che possa mostrare le proprie doti nello svolgere più compiti..«poi verso Ocelon e Dumah»..voi invece farete a pugni e chi riane in piedi avrà un premio speciale..«pausa»..noi invece ci metteremo qui e vi guarderemo e se non saremo soddisfatti vi faremo assaggiare la nostra mazza ferrata sul filo dei reni..«quindi accenna qualche passo verso il braciere lasciando che l'armatura cigoli ad ogni passo ed il mantello ondeggi scoprendo appena lo scudo aggianciato dietro la schiena»
23:20 Ocelon [Antro] le parole di Orcus riecheggiano nello spazio in cui i Neri si muovono freneticamente ricercando le posizioni indicate dall’Apocalisse di Morte. E’ un cuore oscuro condannato a morte da una mente malsana defunta negli innumerevoli cunicoli spettrali che conducono all’inferno; afflitto dalla vita sopravvive, incatenato e confinato, percependo la fine ultima come un sogno, un dono, dove i viventi vivono per morire mentre la Morte banchetta in quei pensieri lamentosi. Raggiunge il punto indicato posizionandosi al fianco sinistro di Dumah verso la quale volge lo sguardo vitreo distendendo le labbra carnose, lacerate dalla ferocia del Gelo, in un simil sorriso di circostanza. Il cranio ruota infine sul Figlio di Simeht: il silenzio assordante riecheggia in quell’anfratto ove le lamine delle varie armature suonano un *Requiem* sinistro. Sorride volgendo il fronte in direzione della pari…
23:22 Schneizel [Antro] «Annuisce alle parole di Orcus.» Come ordinate dunque Generale. «Marziale nella replica, per poi ossevare il gesto di Lunera che non impedisce in alcun modo. Il guanto d'arme della pari razza TROVA la spalla destra, con un fragoroso rumore metallico.» Certamente, Supremo. «Ancora rispettoso il tono del Carnefice, che CERCA di affiancarsi alla donna, muovendosi assieme a lei nella direzione indicata dall'Apocalisse. Il mazzapicchio cozza ritmicamente sul gambale metallico, scandendone l'incedere mentre segue gli ordini ricevuti. Quindi in seguito alle nuove parole del demone.» Vado immeditamente Generale. «Non muta il suo dire, per poi voltarsi verso il Cunicolo Nord. Non aggiunge altro mentre si dirige proprio in quella direzione, assieme a Lunera. Ben presto spariscono alla vista di coloro che restano nell'Antro, accompagnati solamente dallo sferragliare della Brunita che si fa sempre più lontano, fino a non essere più udibile.»
23:22 stregahydra [antro] Sia.« e coda si muove dietro ella ora tenendosi in movimento.Estrae con la mano mancina la spada d'ordinanza.Infranocche, da entrambe le mani «1/3» cominciano a comparire gli artigli, lunghi 15 cm.Si posiziona di profilo sinistro, con la gamba mancina leggermente avanzata e piegata e la destra arretrata.La mano destra permane dietro alla schiena. »Vi aspetto.
23:24 Ocelon @Schneizel@ \ grazie a te :P
23:24 Lunera [Antro] la mano sinistra cala sull'elsa della spada serrandosi con veemenza attorno all'impugnatura mantenendo lo sguardo attento sul proprio avversario. Ogni preparazione viene ribaltata dall'ordine di Orcus al quale risponde senza esitare «Come ordinate Generale, vado immediatamente» e così detto sbircia Schneizel un solo istante, come una promessa di chi sta solo rimandando, prima di sparire verso il cunicolo che conduce all'armeria insieme al pari, lasciando della sua presenza soltanto il frastuono e il clangore metallico della brunita scossa.
23:28 Dumah [Antro] Pare sia destino che io e voi ci si metta le mani in faccia «borbotta, alzando gli occhi, nuovamente, su Ocelon. E' con un pesante respiro che si muove ancora, Cercando di portarsi ad un paio di passi da lui, in posizione frontale. Lì assume la sua posizione: Gambe leggermente divaricate, piede sinistro avanzato rispetto al destro e ginocchia un poco flesse, morbide. Pugno sinistro davanti alla bocca, distanziato di una quindicina di centimetri; braccio piegato, gomito leggermente all'esterno. Pugno destro davanti al petto. Fissa l'altro. Riprendendo ad aspettare.»
23:28 Meretseger [antro] «raggiunge il luogo indicato a CINQUE passi dal palo delle torture e quindi si posiziona dinnanzi a STREGAHYDRA CERCANDO la giusta distanza d'ingaggio. Al comando di ORCUS le labbra sottili e violacee di lei si stirano in quel che appare come un sorrisetto bastardo e sibila verso la DEMONIA» a quanto pare non sarà un semplice duello, Scelto, piuttosto un massacro «un ghigno malefico sale sulle labbra della sanguine di nuovo le fauci si allargano ed ella pronuncia all'indirizzo di STREGAHYDRA, cominciamo? «con lo sguardo gelido fila la spada bastarda posizionata sul fianco destro dal fodero quindi divarica le gambe alla stessa ampiezza delle spalle e piegandole leggermente con il sinistro in avanti ed il destro leggermente addietrato ed in fuori. Il braccio sinistro che brandisce la spada è piegato e leggermente indietro» pensavo dovessimo combattere a mani nude per sfilarci l'arma ma va bene anche così «chiosa verso la femmina quindi aggiunge gelida» sono pronta Scelto a voi !
23:29 Orcus [Antro] lentmente, accostandosi ad una lama d'ombra si muove fuori dal teatro dell'azione osservando in silenzio i vari presenti.
23:31 Kandares [antro] «Lo sguardo vaga da Orcus agli altri. Si sofferma sul Carnefiche Schneizel, dopodiché ritorna su Orcus» Avete qualcosa di speciale per noi? La Morte posa il suo occhio su di noi. Voi sarete spettatore? Chi sarà il mio compagno? Solitudine, eccola che ritorna a stuprare la mia smorta figura. «con un tono simil-teatrale, emula uno sbuffo, poi si volge ad osservare Dumah e Ocelon»
23:35 Ocelon [Antro] alza entrambe le braccia ponendo i pugni dinanzi al viso esangue mentre lentamente, allargando le gambe all’altezza delle spalle, ricerca la stabilità necessaria per proseguire. Attenziona la sagoma di Dumah soppesando i movimenti della pari verso la quale muove un passo – piede sinistro davanti rispetto al destroy - così da raggiungere la distanza d’ingaggio *Cosi pare* risponde facendo seguire il TENTATIVO di colpire la gamba avanzata sinistra della ragazza: facendo perno sul piede sinistro carica, con tutta la forza in suo possesso, la gamba destra che TENTA una spazzata - da destra a sinistra - all’altezza del ginocchio della pari. Non emette alcun urlo, nessun lamento ricercando, semplicemente, la concentrazione necessaria per proseguire.
23:40 stregahydra [antro] ah di sicuro non ve la lascerò prendere con facilità Carnefice.Mai che sia che io vi sottovaluti. O che vi lasci vincere senza combattere. «osservandola» dubito si riucirebbe a sfilare dal fianco una spada.Non è cosa facile.«e senza farselo dire due volte avanza cercando di primo acchito di azzerare le distanze avvicinandosi di tre passi.Allunga il braccio mancino in direzione della spada di lei tentando di portare le lame a incrociarsi.Si ritrova così con la gamba destra arretrata che aiuta la mancina avanzata a ruotare il busto e le spalle verso la sua stessa sinistra per tentare di portare il braccio destro di Meretsenger in esterno.»
23:43 Dumah [Antro] sorride. E' un sorriso obliquo, indecifrabile, che si fa largo sul viso quando il combattimento prende vita. Accompagnando con lo sguardo i movimenti dell'altro, reagisce con una compostezza e una calma che forse non ci si aspettava. Si piega appena sulle gambe, ed il braccio sinistro ruota compiendo un movimento ad arco che lo fa distendere e muovere verso l'esterno dall'interno, CERCANDO così di intercettare il colpo avversario con l'esterno dell'avambraccio e proteggere il ginocchio. Un attimo dopo è il braccio destro che si muove. Essendo già leggermente abbassata ritrae il braccio caricando un pugno che scarica in avanti. Un movimento che accompagna con la spalla e non con tutto il busto, espirando con forza quando CERCA di colpire la bocca dello stomaco di Ocelon.
23:49 Meretseger [Antro] «arretra di due passi sfilandosi dal tentativo di STREGAHYDRA le lame delle due spade si toccano fra loro e lei recupera la sua arma per poi avanzare di due passi portando il piede sinistro in avanti mentre la mano destra si posa su quella sinistra che già teneva l'arma ed alza entrambe le braccia sopra il capo quindi sferra un colpo perpendicolare al terreno dall'alto verso il basso cercando la spada di STREGAHYDRA» Arghhh... «ringhia verso di lei aggiungendo» dovremmo riuscire a farla saltare dalla mani altrimenti non c'è possibilità di prenderci vicendevolmente le nostre armi
23:51 Ocelon [Antro] sono movimenti veloci quelli compiuti dall’Agonia che, in quel mosaico appena accennato, adagio il primo tasselli ornamentale in attesa della reazione della ragazza che non stenta ad essere posta in essere in rapida successione. Inspira la fiera mentre lo sguardo vitreo attenziona la sagoma di Dumah e la sua parata con l’avambraccio del calcio. Il precedente attacco lo conduce in Avanti andando così ad appoggiare il piede destro a terra azzerando così le distanze tra i due: inspira quando il pugno della ragazza viene assorbito dai gomiti delle braccia poste a protezione del busto. Si limita a seguire l’istinto di un vecchio combattente che non recede mai dalla posizione guadagnata limitandosi a TENTARE di colpire il volto della ragazza con la fronte del proprio cranio che, considerata la distanza esigua ed I movimenti del precedente attacco, potrebbe risultare l’unica possibilità per l’Agonia di proseguire.
23:53 Kandares [antro] «si ritrova ignorato, al centro di due collutazioni» Lo dicevo io! Notte dannata, questa notte! La maledetta luna, con la sua falsa luce. È colpa sua. Stava andando bene. Tenebra aveva gli occhi puntati su di noi. Ora li volge altrove. «mormora tra sé, in tono tuttavia udibile da chi si trova nei suoi pressi. Lo sguardo si posa su Dumah e Ocelon: la loro vitae pulsante, alimentata dal battito cardiaco che accelera, è un dolce nettare» Lo spettacolo non vale la pena. «scuote il capo; si volge sul ben più interessante scontro tra Meretseger e STREGAHYDRA. Uno sguardo alla demone» Non è oggi che ammirerò le Fiamme Nere ardere. «poi si volta, osserva l'antro» Ahinoi! Alla solitudine non si scampa. Ma noi non siamo soli! Ebbene, no. Maledetta, maledetta compagnia che abbiamo, l'un l'altra, come un parassita e il suo sprovveduto ospite. «con passo quasi zoppicante si avvia verso l'ingresso dell'antro; le mani si portano al cappuccio, lentamente riponendo quel tessuto vecchio e usurato sul capo»
23:55 stregahydra [antro] «se la ghigna la diavola, che vede sfilare xife dalla sua mossa.Permane immobile, con forza la mano mancina blocca la sua stessa spada per non perdere la presa.Essendo ferma coda scatta, tentando di avvolgersi attorno alla gamba avanzata di xife a livello caviglia e stringersi attorno per avere una buona presa »Grooooooo«ringhia e l'aura fa fatica a trattenersi ai minimi livelli»
23:58 Dumah [Antro] «colpisce i gomiti dell'uomo che incassa così il suo pugno, ma non demorde né ripiega o si arrende. E' semplice il movimento successivo: Il braccio sinistro, che era disteso, si rialza di scatto mentre il destro viene richiamato al fianco. Il sinistro, come dicevamo, si rialza; gomito a novanta gradi, avambraccio sopra la testa parallelo al terreno e pugno al lato destro del volto. Forma così una sorta di cornice sopra il capo, CERCANDO di intercettare la testa altrui e fermarla lì. Sono movimenti rapidi e precisi. Non fa altro però» Basta «la voce si alza chiara, nel tentativo di fermare lo scontro». Debbo ritirarmi, Seguace. Dovremo rimandare, ancora.
00:00 Kandares [antro] oltrepassa il portone, ripercorrendo il ventre di vipera. S'avvicina al piazzale, alla pioggia, alla notte. Lì, una volta oscurato dal suo freddo mantello, sparisce, divenendo tutt'uno con le tenebre.
00:01 Ocelon [Antro] «l'attacco segue l'esito del precedente con la fronte del dannato che colpisce l'avambraccio di Dumah. In quell'istante respira il suo respiro e, scostando la testa da quel contatto, ricercando lo sguardo della ragazza, conclude qyell'ennesimo incontro infruttuoso» Ci ritroveremo Seguace «null'altro aggiunge se non allontanarsi dalla ragazza cosi da donarle lo spazio necessario per proseguire l'uscita del binomio dal proscenio» Vi seguo «compie un ulterore passo all'indietro»
00:04 Dumah annuisce, sorride di nuovo in quel modo furfantesco e poi dona un saluto generico, voltandosi per incamminarsi e abbandonare l'Antro.
00:04 Meretseger [Antro] «il colpo non va a buon fine e lei non si avvede della coda di STREGAHYDRA che avvolge la sua gamba sinistra fin quando non viene afferrata» arghhh...«di nuovo quel ringhio malsano ed è ora la bestia che alberga dentro di lei a prendere il sopravvento i suoi occhi verdi e gelidi mutano in nero pece ed una smorfia orrenda sporca il volto pallido e malsano della femmina che trattenuta per la gamba sinistra vacilla con il busto mentre CERCA di mantenere l'equilibrio allargando e piegando leggermente la gamba destra quindi torcendo il busto verso destra e carica un colpo perpendicolare da destra verso sinistra dall'alto verso il basso CERCANDO la coda della DEMONIA, la spalla destra segue il movimento ed il corpo si piega leggermente verso il basso.»
00:08 Ocelon [Antro] «con lo sguardo torvo accompagna i passi di Dumah che segue lentamente ruotando il cranio sull'atlante osseo cosi da attenzionare Meretseger e STREGAHYDRA» Sia l'eterna oscurità ad illuminare i Vostri passi «un saluto evanescente cosi come la sagoma dell'umanoide che sfila via venendo fagocitato dall'Abisso del Piazzale dopo aver percorso il cunicolo che ivi conduce»
00:11 stregahydra [antro] «La diavola ora s'abbassa sulle ginocchia, pigando appena le gambe e piegando molto di piu' la schiena.La spada che era ferma viaggiando in esterno, verso sinistratenta di intercettare la lama di lei mentre discende verso la coda.Il busto si volta verso la stessa destra della diavola stessa, richiamando la coda con annessa gamba di meretseger verso il dietro della demone.»sapete volare? «e' il sibilo verso la cainita.La forza demoniaca è impressa sulla coda ora.»»
00:18 Meretseger [Antro] «la spada di lei impatta con quella di STREGAHYDRA e lei già piegata verso il basso per il colpo sferrato discende insieme alla femmina verso il terreno mentre saluta DUMAH e OCELON» Siano Tenebre Seguaci «poi verso STREGAHYDRA» Scelto devo andare a chiudere il portone credo che per questa sera basti così, avremo modo di duellare nei giorni a venire, non temete «sorride tirando le labbra sottili e violacee ai due lati e quindi la spada bastarda torna nel fodero della cinta d'arme mentre la femmina drizzandosi in piedi muove verso la palizzata che occlude la vista dell'Antro a chi proviene dal ventre di vipera per poi sparire dietro di essa»
00:20 stregahydra [antro] «richiama a sè la coda,e torna in posizione eretta.»Bene Carnefice Tenebre e Algeroth.«annuisce ad ella, o la saluta con quel cenno del capo mentre finisce di sistemarsi.»